Cuore Immacolato di Maria

Chiesa di Mazzocco

Notizie della Parrocchia

Appuntamenti della Parrocchia

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Intenzioni della settimana

domenica 23 Maggio 

ore 08,30. S. Messa per la comunità
ore 11,00 S. Messa per la comunità

lunedì 24 Maggio 

ore 8,00 Messa per la comunità

martedì 25 Maggio 

ore 8,00 Messa per la comunità

mercoledì 26 Maggio 

ore 8,00 Messa per la comunità

giovedì 27 Maggio 

ore 8,00 S. Messa per la comunità

venerdì 28 Maggio 

ore 08,30 S. Messa per la comunità

sabato 29 Maggio 

ore 18,00 Santa Cresima

mercoledì 30 Giugno 

ore 08,30. S. Messa per la comunità
ore 11,00 Def.ta Angela Florian, Mario e Maria Milani

Sacerdoti, cooperatrici e comunità religiose

don Giuseppe Durigon

don Giuseppe Durigon

Parroco

Sara Marton

Cooperatrice pastorale

Consiglio pastorale

Don Davide, Suor Giannetta, Don Giuseppe, Sara Marton.
Catechisti: Francesca Zanoni e Carolina Rombi
Coro: Claudio Giovannini e Luciana Simonetti
Leva Civile: Daniela Duzioni
Caritas: Giuseppe De Lorenzi
Giovani: Alessia Danieli e Fabio Manzan
Gruppo coppie: Marco Mantovan
Sagra: Ines Semenzato e Giovanni dall’Acqua
Consiglio della Collaborazione: Angelo Zennaro
Centro “Don Giorgio Morlin”: Giuseppe Michielan
Pulizie: Francesca Buso
Gruppo “Volontarie tutto fare”: Sandra Feltrin in Berizzi
Gruppo missionario: Manuela Visentin
Consiglio affari economici: Dirce Lunardi
Servizi d’intervento manutenzione: Franco Marzaro
Cooptato: Simionato Ernesto

Vita di preghiera

Confessioni:
SABATO:
ore 9.00 – 11.00 in canonica di Zerman
ore 9.00 – 11.30 chiesa San Marco
ore 16.00 – 18.00 duomo S. Maria Assunta

DOMENICA (prima delle messe)
ore 8.30 – 9.00 e 10.30 – 11.00 a S. Maria Assunta

Adorazione eucaristica:
ore 8.30 – 9.00 e 10.30 – 11.00

Dove siamo

Cuore Immacolato di Maria

Via Ronzinella, 244
31021 Mogliano Veneto – TV

Storia

Chiesa di Mazzocco in costruzione
Chiesa di Mazzocco in costruzione

Tutto ebbe inizio alla fine degli anni 50 quando Mazzocco era uno sperduto borgo rurale con un limitato numero di abitazioni sparse nella campagna. Era il 25 dicembre del 1958 quando la signora Callegarin, da poco residente, sentì le urla del maiale che veniva scannato in una famiglia vicina per festeggiare il Natale. In lei l’iniziale sconcerto lasciò il posto all’esigenza di dare ai suoi compaesani la consapevolezza che Cristo nasceva anche qui e per loro.

Il primo passo fu cercare qualcuno che condividesse la sua ispirazione, e ben presto Ernesto Michielan, Liberale Vanin ed Arturo Venturin sposarono questa causa. Iniziarono i contatti con Mons. Luigi Fedalto, allora parroco di Santa Maria Assunta, che colse subito l’urgenza della situazione. Dopo alcuni anni di travagliate trattative con l’amministrazione comunale, prese il via la costruzione della chiesa, progettata dall’architetto Dal Fabbro. 

Ma il compito più arduo era ora aggregare, dare una consapevolezza, un’identità, un’anima ad una comunità di persone che, ben lungi dal percepirsi come tale, da secoli aveva come orizzonte la cerchia familiare o il vicinato. La signora Callegarin intuì che la componente su cui far leva era quella giovanile, meno chiusa e più capace di entusiasmo.

Nacque allora la compagnia filodrammatica “Buoni amici”, un gruppo di attori improvvisati che si riuniva settimanalmente, con impegno e passione, in casa della signora per le prove dell’”Uomo che ha crocifisso Gesù”, una rappresentazione in chiave moderna della passione. Era il germe, la prima cellula della futura parrocchia. Il mezzo era stato efficacissimo nel raggiungimento del fine: creare coesione. Il risultato era di tutto rispetto: l’opera veniva rappresentata nelle sale teatrali delle diverse parrocchie della diocesi, riscuotendo una notevole approvazione.

La tappa successiva era trovare qualcuno capace di costruire l’edificio di “pietre vive”, un pastore per la comunità. L’impresa appariva tutt’altro che facile, vista la reputazione di cui la zona godeva negli ambienti curiali: data la distanza di circa tre chilometri dal centro (non indifferente in un periodo in cui solo poche famiglie erano in possesso di un’automobile), gli abitanti che si recavano alla messa domenicale erano in numero estremamente esiguo e la cura d’anime un’utopia. 

Mazzocco era una “terra di missione”. Non fa nessuna meraviglia, quindi, che l’allora vescovo Mons. A. Mistrorigo, avesse difficoltà a reperire un pastore all’altezza della situazione, specie dopo aver ricevuto reiterati rifiuti dai sacerdoti individuati come possibili parroci.

La soluzione fu raggiunta grazie ad una mossa piuttosto abile del gruppo filodrammatico: fu programmata una rappresentazione in una parrocchia in cui il vescovo si sarebbe recato in visita pastorale. Alla fine della messa, tutta la compagnia lo attese e gli espose con parole che sgorgavano dal cuore il vivo desiderio di avere finalmente un parroco. Il Vescovo, commosso, promise che presto la loro richiesta sarebbe stata esaudita. Non passò molto tempo che fu nominato parroco il cappellano di Loria, don Bruno Pasqualotto. 

Una delegazione prese i primi contatti con lui, e da qui al suo ingresso, avvenuto il 12 settembre 1965, il passo fu breve. La cerimonia di ingresso avvenne in grande stile, con corteo accompagnato dalla banda cittadina e discorso della senatrice Dal Canton.


 

1965 – 2015
50 anni portati bene

don Giuseppe Durigon
don Giuseppe Durigon

Celebrare il 50° della Parrocchia è fatto di gioia, di riconoscenza di consapevolezza che un cammino così compiuto non è altro che un piccolo prezioso frammento di tutta una storia di persone, di famiglie e di comunità  che si condensa e si proietta nel futuro, quasi come un sorprendente mistero dentro al quale uomini e cose, persone e eventi si vanno stagliando e consolidando.

Diciamo che è un bel patrimonio comune dal quale attingere sempre e al quale concorrere con le migliori forze di tutti nella consapevolezza di un bene ottimo e prezioso che nell’ ordinario si forma e brilla di luce propria. Mi chiedo di cosa è fatto questo tempo di cinquant’anni di vita comunitaria? E’ fatto di ordinarietà e di straordinarietà e, proprio dentro a questo delicato involucro del tempo si evidenziano persone volti, contatti, pensieri, parole, eventi, progetti, limiti e conquiste che insieme, per come si sono svolti, per come continueranno a svolgersi, fanno l’ evidente contorno e contenuto della nostra comunità. 

In questo raccolta di testimonianze scopriamo, sorpresi, che ci sono state persone, esperienze, che hanno dato, qualche volta inconsapevoli, volto, consistenza e spessore alla nostra comunità; verso tutte queste persone il nostro più interessato e fraterno sguardo consapevoli  che ora siamo tutti chiamati a portare valore, segno, impronta al presente che ci compete e che vogliamo bello, vivibile, apprezzabile sempre.

Va sottolineato che la nostra comunità si sta aprendo ad una esperienza nuova non solo sotto l’aspetto tipicamente cristiano con le collaborazioni pastorali, ma anche sotto il profilo umano perché ci invita alla prova-sfida della apertura dell’integrazione, del dilatare lo sguardo e il cuore ad una convivenza coraggiosa e sorprendente non solo con le altre parrocchie ma con tutta l’umanità che vive nella nostra città. 

Vorremmo essere capaci di un’energia per una rinnovata aggregazione che gratifichi il cuore che faciliti la convivenza, che sia proprio il contenuto e il progetto che proietta nel futuro tutta questa bella comunità di Mazzocco che siamo. 

• Don Giuseppe Durigon, Parroco Cuore Immacolato di Maria, 8 dicembre 2015.